POST: “Incontriamoci al confine” del 27 ottobre

Le conduttrici Emanuela Barbacci e Eleonora Canalis, counselor professioniste, hanno in comune un percorso di consapevolezza e autoconoscenza basato oltre che sul counseling anche sulla pratica dello Yoga.
Il laboratorio “Incontriamoci al confine” del 27 ottobre è stato un’occasione per proporre un’integrazione fra la via del counseling e quella dello yoga.
Tadasana, la posizione Yoga della Montagna e la visione laterale possono essere un punto di partenza per ascoltare ciò che ci rimanda il nostro corpo, un tramite per diventare più consapevoli dello spazio che occupiamo e di come ci permettiamo di occuparlo.
Fili colorati possono essere un mezzo per aiutarci a tracciare i nostri confini, a sperimentare se sono o meno flessibili, allargabili, a comprendere quale tipo di relazione vogliamo stabilire con gli altri. L’osservazione del nostro confine e di quello degli altri ci permette di acquisire la consapevolezza che ognuno di noi ha il diritto di decidere come gestire il proprio spazio personale, come avvicinarsi all’altro e come stabilire una distanza.
E, infine, un filo colorato, oltre a segnare un confine, può simbolizzare la condivisione, l’incontro, l’ascolto reciproco di anime diverse.

Un grande ringraziamento a chi si è incontrato con loro mettendosi in gioco.

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