Post – Parent training: 4° EDIZIONE di CoS-P (Circolo della Sicurezza- Parenting)

PER MIGLIORARE LA RELAZIONE CON I NOSTRI FIGLI    

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Si è conclusa la quarta edizione del Circolo della Sicurezza-Parenting, il programma ideato da Bert Powell, Glen Cooper, Kent Hoffman, Bob Marvin (2014) a sostegno dell’attaccamento nelle relazioni tra genitore e bambino, dalle prime fasi della nascita del piccolo e in tutte le successive tappe di crescita.

I genitori, accompagnati dalla Dott.ssa Laura Rapanà, hanno seguito il percorso del Circolo della Sicurezza-Parenting (CoS-P) partendo dall’ascolto, dall’osservazione dei propri figli fino ad arrivare all’ascolto di se stessi.

Nel CoS, la relazione genitori figli è rappresentata graficamente con un Circolo, dove la funzione genitoriale è simbolizzata dall’”offrire le mani”. Ogni bambino ha bisogno, infatti, fin dal giorno della nascita, che il genitore sia per lui una base sicura dalla quale partire per esplorare il mondo e un porto sicuro cui ritornare per fare il pieno di emozioni. Per un figlio, sicurezza significa poter fare affidamento alle “mani”. In particolare, un figlio ha bisogno di genitori sufficientemente buoni, di mani affettuose, grandi e sagge che portino serenità e fiducia.

Nel corso degli incontri, i genitori hanno compreso che spesso non si vedono le cose per come sono, si vedono le cose come si è. È, dunque importante, per i genitori, superare i propri preconcetti e rafforzare le proprie capacità d’osservazione per cogliere adeguatamente ed empaticamente i segnali e i bisogni dei propri figli e riuscire a stare con loro sul Circolo. È, pertanto, fruttuoso fermarsi e correggere il proprio comportamento, soffermarsi, parlare con il/la proprio/a figlio/a, e comprendere ciò che ci sta comunicando.

Il bambino ha necessità che il genitore stia con lui; si possono fare errori e non è mai troppo tardi per ripararli, ogni situazione può essere elaborata e superata. I bambini hanno bisogno solo di genitori “sufficientemente buoni”.

L’obiettivo del lavoro sul CoS è di portare il genitore alla riflessione e non al rimprovero: criticare se stessi e i propri figli è una strada senza uscita, il rimprovero comporta la chiusura della relazione ed è poco utile per capire che si è fatto qualcosa di sbagliato. Il bambino ha bisogno di poter contare su genitori saggi e affettuosi, che ci sia un equilibrio tra fermezza e affetto.

È importante ricordarsi che non è mai troppo tardi per comprendere le richieste dei nostri figli: è importante educarsi ed educarli al dialogo e all’ascolto.

Un ringraziamento di cuore a chi ha fatto questo tratto di strada insieme, mettendosi in gioco a livello personale emotivo e cognitivo.

Ogni volta, ogni gruppo è una nuova ricchezza e un’esperienza straordinaria di crescita per tutti!